Vai al contenuto

Il Coronavirus i cani e le loro necessità durante la pandemia

Il Coronavirus i cani e le loro necessità durante la pandemia

Il Coronavirus i cani e le loro necessità durante la pandemia sono un argomento caldo, ma come affrontare al meglio questa situazione? Anche gli animali sono stati sconvolti dalla presenza del virus. Ci vedono in casa con loro più spesso, ma comunque distratti dal nostro lavoro, ci avviciniamo meno agli altri cani per mantenere la distanza sociale dai padroni, ci sentono più preoccupati e, ahimè, qualche cagnolino ha visto alcuni membri della famiglia ammalarsi e stare in ospedale per giorni.

Il Coronavirus i cani e le loro necessità durante la pandemia

Non solo. Tante cose sono cambiate in tempi di Covid-19, come le modalità di adozione degli animali e le precauzione da adottare anche per loro, nonostante si siano rivelati non contagiosi per l’essere umano.

Sono stati acquistati più cani

Sarà l’effetto lockdown, ma in Italia sembra che le persone abbiano preso la decisione di adottare un cagnolino proprio durante la pandemia. Gli italiani si sono sentiti soli durante l’isolamento e hanno capito che portare vitalità e gioia nella propria casa sarebbe stato un vero toccasana. La speranza è che il Coronavirus i cani e le loro necessità durante la pandemia siano parole prese in molta considerazione.

Il cane è un ottimo stabilizzatore dell’umore: costringe a uscire di casa, anche se per brevi tratti, concentrare l’attenzione sulle cure di un altro essere vivente, fa divertire e provare affetto. Insomma, sembra proprio che un amico a quattro zampe sia la soluzione ideale per non sentirsi soli durante la pandemia.

Il timore è quello che, finito tutto il periodo di lockdown, le persone si rendano conto che il ritorno alla vita normale significhi anche stare meno a casa, che lascino il cagnolino solo o, addirittura, lo allontanino dalla famiglia.

Che rapporto hanno i cani con il Covid-19?

Emerge da diversi studi che i cani non favoriscano in alcun modo il contagio da Covid-19, il quale avviene principalmente in modo interumano. Tuttavia, è bene approfondire la pulizia e l’igiene del proprio cane esattamente come avviene per noi. Delle precauzioni utili potrebbero essere pulire le zampette del cane con salviettine igieniche anallergiche al rientro dalle passeggiate, lavare più spesso le sue ciotole, la cuccia e le copertine, curare la sua igiene orale e fare un bagnetto ogni qualche giorno. Non c’è bisogno di esagerare con le precauzioni, ne bastano poche ma efficaci.

Sia chiaro: i cani possono contrarre il Covid-19 da persone infette. Ciò che si diceva prima, riguarda la loro capacità di diffondere la malattia tra gli esseri umani, la quale risulta nulla.

Se quindi si ha il sospetto di essere positivi, è meglio limitare i contatti con l’animale per la sua stessa salute.

Il Coronavirus i cani e le loro necessità durante la pandemia: la cura del cane.

Ci sono diversi pregiudizi e scuole di pensiero errati su come ci si debba comportare nei confronti del proprio animale in tempi di pandemia. Sfatiamo alcuni miti e introduciamo delle buone norme per tutelare i nostri amici animali:

  1. Lavare le zampe del cane con candeggina o alcool non rimuove il virus, ma rovina la pelle dell’animale. Non farlo, per favore. Gli fai solo del male. Utilizza semplice acqua e sapone o delle salviettine igienizzanti delicate, come quelle che si usano per i bambini
  2. Non lasciare il cane libero in luoghi pubblici. E’ una regola che vale sempre, a parte in area cani, ma ora più che mai. Il cane è attratto dai suoi simili, ma lasciarlo libero significa doverlo andare a riprendere e avvicinarsi all’altro padrone, senza osservare il distanziamento sociale.
  3. Evitare per un po’ le aree cani o entrare solo se si può mantenere il distanziamento sociale con gli altri padroni. Se il luogo è già affollato, è bene scegliere un’altra zona per giocare e passeggiare.
  4. Non dare al cane medicinali per precauzione e chiedere sempre il parere del veterinario in caso di sintomi da Covid-19.
  5. Non cambiare l’alimentazione del cane

Il Coronavirus i cani e le loro necessità durante la pandemia, come vivono la quarantena i cani?

Come già detto, il tuo cane si è accorto che qualcosa è cambiato, nonostante non sia in grado di seguire i telegiornali. Che cosa pensa della quarantena?

Sicuramente apprezza vedere te e la tua famiglia finalmente riuniti dopo tanto tempo e così a lungo. Anche in quest’ultimo periodo di zone gialle e arancioni, comunque le attività fuori casa sono limitate e il tempo trascorso in casa è maggiore. Nulla di più rasserenante per un cane.

Il tuo amico a quattro zampe è felice di stare con te, anche se sei preoccupato o di cattivo umore. I cani non fuggono mai quando percepiscono tristezza nel proprio padrone, anzi, si sentono in dovere di stargli ancora più vicino. Con te sempre sul divano o in cucina o in giro per la casa, si sente protetto e più ti sente giù di morale e più si attaccherà a te.

Hai notato questo aspetto della tua nuova quotidianità?

Cerca però di non portare troppa negatività nella tua abitazione. I cani sono estremamente empatici e, se tu sei stressato, anche il tuo compagno peloso tenderà a provare sensazioni spiacevoli.

Liberi tutti? Con calma

Quando la pandemia finirà, speriamo presto, potremmo tornare al lavoro, a divertirci e a viaggiare. Ricorda che, se tu hai voglia di libertà, il tuo cane potrebbe soffrire per essere lasciato solo dall’oggi al domani.

Pensaci: durante il lockdown si è abituato a vederti pressoché sempre attorno a lui e poi, tutto d’un tratto, sparisci e torni alla tua vita. E’ scioccante.

L’ideale sarebbe cercare di mantenere una routine simile a quella pre-lockdown. Bisognerebbe abituare il cane a non vederci troppo presenti e fargli capire che c’è un orario per lui, uno per il lavoro e uno per se stessi. Le passeggiate e il momento della pappa devono coincidere con i soliti di quando uscivi più spesso di casa.

In questo modo, l’animale, pur sapendo che sei lì con lui, si rende conto che deve stare un po’ da solo. Quando tutto tornerà alla normalità, sarà un po’ meno traumatico per lui.

Il consiglio è anche quello di non passare dallo stare h24 con lui all’andarsene per ore. Questo deve avvenire gradualmente. Se sai che devi tornare a lavorare, comincia nei giorni precedenti a uscire più spesso. Prima stai fuori un’ora, poi due, poi tre, fino al giorno in cui starai anche otto ore al lavoro. Oppure, organizza dei turni con i tuoi familiari in modo che ci sia sempre qualcuno in grado di badare al cucciolo.

Il Coronavirus i cani e le loro necessità durante la pandemia

Articoli relativi sul sito del Ministero della Salute: clicca qui